Usare il trapezio
Il trapezio funziona come un vero e proprio terzo braccio, per questo fornisce vantaggi tali da dover essere usato sempre. Grazie al trapezio riuscirete ad affrontare venti decisamente più forti usando minori energie. Affinchè il trapezio sia un vostro alleato e non un impedimento è necessario regolarlo perfettamente.
Regolare il trapezio
Diamo per scontato che abbiate le moderne cime del trapezio che non necessitano di nodi o di macchinosi sistemi di fissaggio, sono un po' costose ma sono ineguagliabili. Vediamo di seguito l'inserimento delle cime e la regolazione iniziale:
- aprire i velcri e allentare le cime in modo tale che il cappio presenti la massima apertura possibile;
- smontare il terminale del boma lato bugna;
- far scorrere i due cappi lungo il boma fino a quando il cappio più vicino all'albero disterà circa tre pugni da questo;
- distanziare il secondo cappio di due pugni dal primo
- serrare debolmente i cappi e fermare i velcri senza esagerare col serraggio dal momento che il cappio è autostringente.
Con questa regolazione di massima siete pronti ad entrare in acqua a prendere confidenza con l'attrezzo. Siate consci però che ben difficilmente il vostro trapezio sarà centrato rispetto alla spinta della vela vista la regolazione grossolana che avete fatto.
Si rende necessaria, pertanto, la regolazione fine che prevede lo spostamento delle cime in modo tale che lo sforzo di trazione sia equamente distribuito sulle due mani.
Errori più comuni nella regolazione del trapezio:
- Distanza fra i i terminali.La ricerca del centro deve avvenire muovendo entrambi i terminali della cima, in modo da preservare la giusta distanza fra essi, determinata a terra (vedi foto) con la misura del proprio avambraccio. Nel caso che il trapezio risulti troppo alto o basso, dovrete intervenire sull'altezza del boma. Tenete conto che la postura corretta con trapezio inserito prevede le ginocchia flesse;
- Altezza del boma. Quando per far quadrare il funzionamento del trapezio siete costretti a tenere il boma esageratamente in alto o in basso, controllate la lunghezza delle cime confrontandola col vostro avambraccio e verificate di non avere una posizione troppo eretta o troppo accucciata.
Iniziare ad usarlo
Consiglio di utilizzare il trapezio solo quando avrete acquisito una buona confidenza con le mani nude e quando saprete veleggiare in venti un po' più allegri che vi stancano un po' gli avambracci. In questo modo, l'equilibrio sulla tavola non costituirà più un problema e potrete concentrarvi solo sui benefici e sull'assetto anzichè sentirvi in trappola.
Per agganciare il trapezio dovrete far incontrare il gancio con le cime aiutandovi con le mani e col movimento dell'anca. Provate subito a sganciarvi ed agganciarvi un po' di volte: vi servirà ad acquisire sicurezza nei gesti e a convincervi che non è pericoloso nè vincolante. Una volta che sarete agganciati, abbassate il bacino così inizierete a scaricare le braccia e a trasferire lo sforzo di trazione sulle gambe. Vedrete che la vela si cazza nel fare questo gesto e, se non siete troppo malmessi, scoprirete con gioia un modo per andar più veloci e spendere meno energie fisiche.
Passati i primi minuti di presa di confidenza, è l'ora di mettere le cime al posto giusto. Mentre navigate al traverso, cercate di sentire quale mano devo forzare maggiormente per tenere la vela in posizione; dopo spostate leggermente le cime nelle direzione della mano che sforzava di più. Andate avanti finchè non troverete il centro.
Questa è una fase che dovrebbe durare quanto basta a prendere confidenza con il trapezio e la velocità in vento sostenuto.
Il passo successivo consiste nel prendere una corretta
posizione in planata...
infine passeremo ad usare le strap.
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